Progetto Music Park
Un progetto multidisciplinare in aiuto ai malati di Parkinson
Il progetto è nato da una collaborazione multidisciplinare con l'obiettivo di studiare i possibili effetti benefici di un “music intervention” per i pazienti con malattia di Parkinson.
Le attività del progetto pilota si sono svolte presso la sede di Lugano della CRSS e hanno visto il contributo di: ergoterapisti (CRSS), musicisti (CSI), psicologhe ricercatrici (NSI e USI), con la supervisione del dottor Galati e della dottoressa Dinacci.
L’obiettivo del progetto è stato duplice, per:
- offrire le potenzialità inclusive della musica a un gruppo di persone con la malattia di Parkinson, in un'ottica di progetto pilota da sviluppare con approccio puramente socio-assistenziale
- arricchire le attuali evidenze scientifiche sul ruolo delle attività creative e artistiche nelle persone con malattie neurodegenerative progressive, come la malattia di Parkinson.
Per misurare tale effetto, sono state incluse nello studio 30 persone con malattia di Parkinson, selezionate in base a specifici criteri di inclusione. I risultati ottenuti dai pazienti coinvolti in questa attività musicale sono stati confrontati con quelli ottenuti da un gruppo corrispondente di persone affette da Parkinson, ma sottoposte ad attività considerate a impatto neutro (Bingo).
Per informazioni
Tel. 091 973 23 79
Lara Monica
Fundraising
Croce Rossa Svizzera
Sezione del Sottoceneri
Via alla Campagna 9
6906 Lugano
Una collaborazione multidisciplinare
Centro di Ergoterapia di Croce Rossa Svizzera Sezione del Sottoceneri CRSS
Dottor Salvatore Galati, neurologo esperto in disturbi del movimento presso il Neurocentro delle Svizzera Italiana, Istituto di Neuroscienze Cliniche EOC
Dottoressa Daria Dinacci, neurologa esperta in neuroriabilitazione presso la Clinica Hildebrand, Centro Riabilitazione Brissago CRB e Istituto di Neuroscienze Cliniche EOC
Paolo Paolantonio, musicista e ricercatore PhD presso la Divisione Ricerca e Sviluppo del Conservatorio della Svizzera Italiana CSI
Approfondimenti
La malattia di Parkinson (MP), in quanto condizione patologica degenerativa e progressiva, necessita di una presa in carico interdisciplinare. In questo contesto, oltre alla presa in carico medica e farmacologica tradizionale, risultano indispensabili la riabilitazione ed il supporto delle attività terapeutiche complementari.
La musica, intesa come “intervento musicale”, è stata utilizzata nell’ambito di attività con persone con la malattia di Parkinson (PcMP), sia come strumento terapeutico complementare tout court sia nel contesto delle attività riabilitative ed esistono numerose evidenze in letteratura nel suo possibile impatto positivo nelle persone con malattia di Parkinson.
La musica può infatti facilitare l’intenzione al movimento e la produzione di azioni e la sua componente ritmica favorisce il proseguimento dell’azione motoria, la corretta cadenza tramite la sincronizzazione e può avere in questo modo effetti positivi anche sul cammino. La musica potrebbe avere un impatto positivo anche su specifici sintomi non motori della malattia di Parkinson favorendo un buon assetto emozionale e motivazionale, contribuendo al benessere psicologico ed in ultima analisi, impattando positivamente sulla qualità della vita grazia anche all’incremento delle attività creativa e della possibilità di interazioni sociali.
Il progetto ha avuto una durata di 10 settimane e ha coinvolto 30 persone con malattia di Parkinson.
L’obiettivo è stato quello di creare un ambiente inclusivo e accogliente, in cui i partecipanti avessero la possibilità di creare un piccolo repertorio musicale, provando insieme ai membri del team brani di generi e epoche diverse. Ogni sessione ha offerto inoltre momenti per ascoltare brevi esibizioni dei musicisti.
Attraverso interviste, questionari e polisomnografie, il gruppo di ricercatori di Music Park ha misurato l’impatto del programma musicale sul benessere psicologico e fisico dei partecipanti, chiarendo il significato che le persone con malattia di Parkinson attribuiscono a questo tipo di partecipazione culturale e gli effetti che percepiscono prendendovi parte.
I risultati ottenuti dai pazienti che hanno preso parte nell’attività musicale successivamente saranno confrontati con quelli di un gruppo corrispondente di persone con malattia di Parkinson coinvolte in attività ad impatto neutro (Bingo).