Incontro con le autrici in biblioteca Croce Rossa
Emilia Covini in dialogo con Franca Pellizzari per presentare le loro ultime opere letterarie. Modera l’appuntamento Francesca Battistella
Si tiene il prossimo 27 novembre a partire dalle ore 15.30 presso la Biblioteca della Croce Rossa, in Via alla Campagna, 9 (V piano) l’incontro con le scrittrici Emilia Covini e Franca Pellizzari, moderato da Francesca Battistella.
Si tratta di un appuntamento letterario che intende puntare lo sguardo su due donne del secolo scorso, che in ambiti molto lontani e diversi hanno operato con generosità e ingegno in favore delle generazioni future. Se, infatti Emilia Covini con la sua opera su “Virginia Apgar. L’intuizione geniale” ha raccontato come è stato ideato il cosiddetto punteggio Apgar, che viene assegnato alla nascita di ogni bambino e che ha contribuito a salvare milioni di vite umane, Franca Pellizzari, autrice di “Rose Valland. Monuments woman”, ha rivelato una storia di grande coraggio e ispirazione avvenuta nell’epoca nazista. Rose Valland è stata, infatti, una figura straordinaria nell’attività di catalogazione e censimento delle opere d’arte trafugate dai nazisti in Francia.
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Franca Pellizzari, autrice di “Rose Valland. Monuments woman”, Morellini Editore, 2024
Rose è una giovane e appassionata storica dell’arte che lavora come curatrice al Museo del Jeu de Paume a Parigi, quando i nazisti trasformano il museo in un deposito centrale per i tesori d’arte saccheggiati in tutta Europa. Coraggiosa e determinata, Rose si ritrova al centro di una rete di inganni e pericoli e dovrà sfruttare la sua conoscenza della lingua tedesca e la sua posizione privilegiata per annotare segretamente i dettagli delle opere d’arte trafugate dai tedeschi. Rischierà la vita per collaborare con la Resistenza francese e fornire preziose informazioni sui movimenti delle opere d’arte nascoste ai Monuments Men. Attraverso momenti di tensione e pericolo, il romanzo dipinge un ritratto intenso di una donna straordinaria che lotta per preservare il patrimonio culturale della sua nazione, anche quando il mondo intorno a lei è sconvolto dalla guerra.
Emilia Covini: “Virginia Apgar. L’intuizione geniale”, Morellini Editore, 2024
Si dice che alla nascita ogni bambino venga guardato per la prima volta attraverso gli occhi di Virginia Apgar. È infatti grazie al punteggio da lei inventato, adottato nelle sale parto di tutto il mondo, che i neonati vengono valutati. Il sogno di Virginia era quello di diventare un chirurgo. Nonostante l’impegno, i sacrifici e gli ottimi risultati raggiunti, dovette scontrarsi con la dura realtà: gli ospedali preferivano affidare l’incarico agli uomini. Avvicinarsi all’anestesia, ai tempi agli albori, fu quindi una scelta obbligata. L’anestesia ostetrica, invece, divenne una passione. Da subito Virginia fu colpita dall’elevata mortalità dei neonati e dalla poca attenzione a loro riservata. Era certa che si potesse fare di più. Piena di interessi, intelligente e determinata, Virginia non si lasciò scoraggiare dalle difficoltà e dedicò la sua vita a questa missione. Il punteggio APGAR ha salvato la vita a moltissimi bambini, ma non è la sola eredità che ci ha lasciato. Virginia Apgar è un esempio per tutte le donne che lottano per raggiungere un traguardo.